- 26
- Nov
- 2015
Collaboratrice che libera!
- 26
- Nov
- 2015
Chi è la collaboratrice che non pretende liberare il popolo?
Tutte vogliono,e tutte desiderano essere viste come una collaboratrice che libera e che porta la soluzione alle persone.
Tuttavia, abbiamo bisogno di capire che non è così semplice e superficiale, poichè se sei quella collaboratrice che ancora sei attaccata ai tuoi sentimenti; se ancora vivi conflitti interni costanti; ti lasci portare dalle tue insicurezze, timidezza e ogni specie di limitazione; se ancora vivi in un vortice di pensieri, supponendo che non riesci, che non sei capace e blá, blá, blá. O allora, non sei la persona menzionata sopra, ma sei una collaboratrice che è legata ai fatti del passato, che hai già fatto molto, che sei già stata molto usata e che ora non c’è più necessità di lottare per il popolo, e che hai bisogno di curare te stessa e i tuoi interessi personali. Qui si trova il grande pericolo!
Dopotutto, chi è la collaboratrice che libera?
- É colei che in primo luogo libera se stessa, delle sue limitazioni e preoccupazioni personali;
- É colei che ha vita con Dio ed è profonda nella sua consegna e sacrificio;
- É colei che non crea barriere per arrivare alle persone, poichè lei sa da dove viene e dove va!
- É colei che, nell’assistenza, scende al “livello” della persona, per capirla e orientarla d’accordo con la sua necessità;
- É colei che nel suo servizio fa del tempo per ascoltare di più e parlare cosa può liberare la persona;
- É colei cui “ideale” è sviluppare la sua salvezza e salvare i persi;
- É colei che ha il suo pensiero fisso in Dio e non in lei stessa o nel suo “mondo”!
Come essere quella Collaboratrice che libera?
Totalmente consegna a Dio, vivendo ai Suoi piedi costantemente! Solo così sarai rivelata e ispirata da Dio per portare la liberazione ai prigionieri;
Essere quella Collaboratrice che libera, non è di “mano baciata”, ma è di sacrificio!
E tu vuoi essere quella Collaboratrice? Cosa mi dici riguardo al post? Lascia il tuo commento.