Io ti ho scelto

Silvia Alvarenga

  • 4
  • Ago
  • 2014

Io ti ho scelto

  • 4
  • Ago
  • 2014

“Nessuno crede in me…”; “Tutti mi vedono solo come una ragazzina che non sa niente della vita…”; “Non sa quello che vuole…”; “E’ una bambina!”

Se hai già pensato a questo, sai molto bene il dolore che c’è quando nessuno crede in noi. Ci sentiamo sole, senza valore, ignorate, come se fossimo INVISIBILI in questo mondo. Nessuno sa il dolore che sentiamo, e sembra che nessuno vuole sapere. Anche se ci sforziamo a cambiare, sembra che nessuno dia valore al nostro sforzo.

E, così, nella solitudine (nonostante molte volte siamo circondati da persone) pensiamo: “Sarà che é così? Sarà che sono inutile? Sarà che servo a qualcosa? Sarà che sono destinata ad essere una qualsiasi?”

Così come io e te, c’é stato un giovane che ha passato esattamente per questo. Nessuno credeva che valesse qualcosa. A casa, faceva i lavori più piccoli, che non faceva nessuna differenza.

Tanto valeva applicarsi, o meno, nel suo lavoro, nessuno stava guardando e, anche se guardassero, tutti ignoravano il suo sforzo e impegno. Lui era considerato “nessuno”!
Nessuno credeva che fosse capace di fare qualcosa.

Ma, un giorno, ha ricevuto una visita inaspettata…
Qualcuno ha insistito della sua presenza, che l’ha trattato con valore e che, in mezzo a tutti che non credevano in lui, l’ha ungito Re di Israele. Sto parlando del Re Davide, fino ad oggi, conosciuto come il più grande re di Israele.

Ma aspetta?! Come é che un ragazzino, considerato nessuno, all’improvviso è unto re?

Qui si trova la differenza del vincitore: Tutti lo vedevano solo come un bambino, qualcuno che non sapeva niente, ma, nel suo interiore, sapeva esattamente ciò che voleva.
Lui non voleva essere uno in più, voleva avere onore nella sua parola e nel suo compromesso. Poteva essere piccolo di fuori, ma era grande nel suo interiore.

La sua responsabilità era di prendersi cura delle pecore di suo padre, e lui ha onorato così tanto questo compromesso, che ha dato la sua vita per queste pecore (letteralmente).

Nessuno può vedere ciò che c’è dentro di noi, ma Dio vede! Lui ci osserva, e, nei piccoli dettagli, definiamo il nostro futuro.

«Tu non puoi andare contro questo Filisteo per batterti con lui, perché tu non sei che un ragazzo, mentre lui è un guerriero fin dalla sua giovinezza».
Ma Davide rispose a Saul: «Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre; quando un leone o un orso veniva a portar via una pecora dal gregge, io lo inseguivo, lo colpivo e la strappavo dalle sue fauci; se poi quello si rivoltava contro di me, io l’afferravo per la criniera, lo colpivo e l’ammazzavo. , il tuo servo ha ucciso il leone e l’orso; e questo incirconciso Filisteo sarà come uno di loro, perché ha insultato le schiere del DIO vivente. L’Eterno che mi liberò dalla zampa del leone e dalla zampa dell’orso, mi libererà anche dalla mano di questo Filisteo». (1 Samuele 17:33-37)

Davide ha scelto di essere diverso! Poteva credere nelle parole di sconfitta; poteva accettare che era un ragazzino inesperto, e senza capacità, ma non l’ha accettato! Ha definito che non sarebbe stato vigliacco, che non sarebbe stato solo un bambino, che non sarebbe stato annullato! Ha definito che sarebbe stato diverso.

Le parole che ascolti, o le attitudini che insinuano che non hai valore, possono metterti giù e fare di te uno sconfitto O possono creare, dentro di te, una rivolta, e darti forza per essere diverso! Sei tu che decidi.

A quali voce dai ascolto? Quello che ascolti, o vedi, definirà il tuo futuro, o é quello che CREDI che definirà il tuo futuro?

Forse, nememno tu vedi il tuo potenziale, ma puoi avere la certezza che Dio vede! Lui lo conosce molto bene, Lui crede in te!